I filati vengono classificati in base al “titolo”, nome convenzionale riferito alla finezza quindi allo spessore del filato, oppure in metri. Il metodo più usato e conosciuto per la classificazione dei filati è la “titolazione per lunghezza” ovvero il rapporto fra lunghezza e peso del filato: più il titolo sarà alto più il filato sarà fine (ad esempio un filato 2/26 sarà più sottile di un 2/14).
Quando si calcolano i metri bisogna tener conto anche di che tipo di filato si sta parlando, ovvero se formato da un singolo capo (capo unico) o ritorto (quindi unito a 2 o più capi). Per i filati a capo unico, il titolo corrisponde al metraggio, ad esempio: in un kg di filato 1/15 ci stanno circa 15.000 metri. Per i filati ritorti, invece, si dovrà dividere il metraggio per il numero dei capi; ad esempio, in un kg di filato 2/26 ci saranno circa 13.000 metri di filo o in un filato 4/16 ci saranno circa 4.000 metri.